martedì, gennaio 31, 2006

siamo rintracciabili!!!!!!!


siamo in rete.... non pensavo fossimo rintracciabili!! :))))))))

ste

lunedì, gennaio 30, 2006

xunaltrativù



Qualcuno di voi ricorderà che è in atto una raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del settore radiotelevisivo! In pratica servirebbero almeno 50.000 firme (e sarebbero cmq poche) per sostenere la discussione di questa proposta di legge in parlamento... di seguito vi incollo il link che vi prego di leggere con calma

http://www.perunaltratv.it/index.php

A me è venuta un'ideuccia.... poi vorrei sentire le vostre. Che ne dite se organizziamo un banchetto a Este?? Magari potreste darmi una mano.... nella sezione raccolta firme è descritto per filo e per segno come e cosa fare! Ci vorrà del tempo è sicuro, ma sarebbe bello!

Non so.... così! bah.... leggete e fatemi sapere se siete d'accordo e se vi andrebbe fare questa "cosa"....

ste

p.s. w le immagini nel ns. blog!!!

Pentagramma

Ultimamente ho perso un po' di affezione all'ascolto di musica su CD ed ho tralasciato quello che era il tenersi aggiornato su gruppi emergenti o meno.. in poche parole ascolto Radio1 e Radio3 (RAI): mi è capitato sott'orecchio però un gruppo che non avevo mai sentito... BAUSTELLE - LA MALAVITA.
Vi descrivo in breve che si tratta sicuramente di un qualcosa di abbastanza commerciale...visto l'arrangiamento e il tipo di musica, a maggior ragione so che sono in testa a non so quale tipo di classifica, e non posso affermare che non siano passati addirittura x Mtv (maledetta....), però l'ascolto dei testi non mi ha lasciato del tutto deluso o amareggiato (come accade quando ascolto qualsiasi altro gruppo commerciale del c...o!) anzi!
Almeno provano ad affrontare qualche tema di vita quotidiana che "non va" come dovrebbe essere... senza nessuna presa di posizione purtroppo, ma almeno viene esposto! non male....
Poi non so, forse sto passando un periodo così, che mi piace ascoltare sta roba, e in realtà fa schifo, e sarete presi da conati di vomito adscoltandoli.... ma io ve li propongo cmq! ascoltateli se avete occasione. Le mie preferite:
Sergio - Il corvo Joe - Provinciali - A vita bassa.

ste
baci a tutti

domenica, gennaio 29, 2006

l'urlo


http://www.democrazialegalita.it/labinimunch.htm
questo è un'articolo scritto da sylos labini http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Sylos_Labini morto il 7 dicembre 2005, non mi pare un personaggio pericoloso, un comunista, un fascista o quello che vi pare. mi sembra un'uomo che parla in modo schietto senza troppi fronzoli.
un riassunto mi pare inutile, consiglio di leggerlo, se non vi và avrete 10 minuti in più delle vostre vite per fare qualcos'altro.

se vi interessa http://www.liberliber.it/biblioteca/s/sylos_labini/index.htm potete scaricare un suo libro, la crisi italiana, senza correre il rischio di essere arrestati per violazioni di copyright.
è del 95 ma credo possa essere considerato ancora contemporaneo.

martedì, gennaio 24, 2006

COOPERAZIONE











vi incollo di seguito (NEI COMMENTI) un link per un posto di lavoro (semistagionale) che a voi futuri laureati potrebbe interessare..oltretutto è l'ambito giusto!!! ciao amici.
ste

lunedì, gennaio 23, 2006

inquinamento da no2 (biossido di azoto)




restando in tema di inquinamento allego un po' di immagini molto incoraggianti!
ciao
ste

giovedì, gennaio 19, 2006

piccoli gesti

Mi permetto di inserire un breve articolo tratto dalla rivista "GEO" che mi è piaciuto particolarmente...a voi i commenti!
Ciao nobili.

GEO
TESTIMONI
Chiudo il gas... e salvo il mondo
Un bimbo turbato dall'Austerity. Poi, un uomo che butta l'auto e "spegne" la luce. Roberto Rizzo racconta la sua vita "verde".
«\ Sono nato in un anno mitico, il 1969: piiamo era appena sbarcato sulla luna. Ma
il mio primo ricordo sono le domeniche dell'Austerity, negli anni '70: giornate an-goscianti, per me. Mentre gli altri bambini giravano in bici per i viali senza macchine, io ero spaventato da tutto quel vuoto: sen­tivo che se non iniziavo a fare qualcosa il mondo si poteva fermare per sempre. E già alle elementari scrivevo dei pensierini nei quali mi rivolgevo agli automobilisti, pre­gandoli di non sprecare l'energia... Durante l'adolescenza ho iniziato a interessarmi di ecologia e ambiente, e di energia da metà degli anni '90, quando lavoravo al Cern (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare) di Ginevra come ricercatore in fisica. Al­lora in Francia si discuteva del progetto di una centrale autofertilizzante che avrebbe reso il nucleare una fonte inesauribile di energia: un progetto mai andato in porto ma grazie al quale ho capito che le mie paure erano reali. Con una differenza: at­traverso le conoscenze scientifiche, potevo fare qualcosa e dare una risposta alle mie angosce di bambino. Cambiare la lampadina consumata con una a risparmio energetico, dire no all'usa e getta, e in ufficio usare una tazzina di porcellana al posto del bicchieri­no di plastica per bere il caffè. Se volevo che
il mondo avesse meno sete, potevo smettere di mangiare carne rossa: per produrre un chilo di carne di manzo ci vogliono ben centomila litri d'acqua... In questi anni la denuncia messa su carta in quei pensierini è diventata la storia della mia vita: promuo­vere una rivoluzione dal basso, facendo il divulgatore scientifico. Non c'è futuro se basiamo la sopravvivenza su carbone, pe­trolio o nucleare. Il nostro futuro è nel sole e nel vento, fonti inesauribili; ho cercato di spiegarlo nel mio ultimo libro Salvare il mondo senza essere Superman. Gesti di ecologia quotidiana (Einaudi). Risparmiare energia non significa tornare nelle caver­ne o muoversi in diligenza. Vivo a Milano ma lavoro nell'hinterland, e non avendo l'auto prendo il treno. Masochismo? Per me è più autolesionista chi resta due ore imbottigliato in tangenziale. In un'epoca che esalta velocità e consumo, uso solo i mezzi pubblici, faccio la spesa col sacchet­to di iuta, compro l'indispensabile. Non si tratta di rinunce, ma di un modo diverso di vivere che mi fa stare meglio con me stesso. Non voglio fare il moralizzatore: ma siamo sicuri che il modo in cui consumiamo non sia anche questione di "chi vogliamo dimostrare di essere"? Se compro un SUV, il gippone che spreca quantità smodate di carburante, do un certo messaggio al mio vicino di casa: faccio vedere che ho soldi, che sono figo. Se installo i pannelli solari, il segnale è ben diverso. Certo, la tentazione di avere l'ultimo modello di cellulare c'è. Ma so che poi non sarò più felice. Perché le uniche cose che possediamo davve­ro e che ci riempiono la vita sono i senti­menti, non gli oggetti. ffl Testimonianza raccolta da Antonella Fiori

PIONIERE STORY
Roberto Rizzo, giornalista scientifico: si occupa di ambiente ed energia. il suo libro Salvare il mondo senza essere Superman (Einaudi).

venerdì, gennaio 13, 2006

autarchia - blondet - fini - globalizzazione

per chi ha tempo e voglia di impiegare 10 minuti della sua esistenza

ho letto un articolo che, seppur complesso, mi è piaciuto.
non sò se l'autarchia europea sia la soluzione giusta, come dice maurizio blondet ma come analizza la società mi fà annuire con la testa.
alcuni punti per come la vedo sono discutibili, ma preso nell'insieme mi trova d'accordo..
non capisco quando parla dell'individualismo anglosassone cosa intende, magari zpl mi puoi illuminare..

http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=890&parametro=