giovedì, febbraio 14, 2013

Il mistero di...Lorenzo




Credo che il mistero della fede si possa rappresentare con l’arrivo di un bambino.. in generale, che sia tuo o di un altro. Certo che se è tuo le sensazioni si amplificano e moltiplicano e si ha modo maggiormente di entrare in questo mistero.

Non ho mai creduto ad un dio unico che decide le sorti dell’uomo, la mia mente razionale non riusciva ad accettarlo e anche la mia parte più mistica e fantasiosa non riusciva a legare l’essere umano ad un dio misterioso, con sembianze umane, con un nome e tra l’altro maschile.

Ho sempre pensato  e creduto a una forza vitale che permette l’evoluzione e la procreazione dell’uomo, degli altri animali e del mondo vegetale.

Se non riesco ad immaginarmi un dio concreto, come faccio a spiegarmi come ha fatto a concretizzarsi Lorenzo, o qualunque altro bambino, cucciolo, gemma, germoglio?

Da qualche mese a questa parte mi trovo quotidianamente di fronte a questa domanda..com’è possibile sia successo? Noi che abbiamo sempre bisogno di una causa e di un effetto come facciamo a spiegare quello che si forma all’interno della donna, del nostro corpo quotidianamente, della pianta ecc.? l’unione tra l’uomo e la donna non basta come risposta, manca sempre l’impulso iniziale che fa partire quei processi che poi la scienza è riuscita a capire e descrivere.

Ecco, quell’impulso io lo associo a quello che altri chiamano dio, e che io preferisco chiamare “forza”, al femminile.

Siamo completamente avvolti da questa forza in ogni momento e luogo, sta a noi sentirla  e entrarci dentro,  lasciarci trasportare oppure restarne indifferenti.

E’ una forza che non giudica e non punisce, semplicemente c’è; la si può "vivere" o meno pagandone le rispettive conseguenze.

Se dovessi spiegare a mio figlio chi è questo dio di cui sentirà tanto parlare, gli direi che è quell’energia che consente ad ogni essere vivente di sopravvivere ed evolvere, e che quindi questo dio è anche dentro di lui come a qualsiasi bambino del mondo. Non è una cosa staccata da lui, irraggiungibile, solo per chi se lo merita, solo per chi partecipa a certi riti.. dio è nel suo corpo che cresce, nel cuore che batte, nella gioia di una scoperta, in un’emozione, in una presa di posizione.

Più che credere o non credere in un dio direi che la questione è se rispettarlo o non rispettarlo.

“Lunga e impegnativa sarà per te, Lorenzo, la strada per darti delle risposte, buona ricerca e ricordati di ACCETTARE che, per  nostra natura, noi esseri umani non sempre riusciamo a darci delle risposte a tutto, per  fortuna.. buon viaggio!”

papà Federico