Mercoledì 3 Ottobre, ore 7.30circa. Seduta in autobus a Padova ho assistito a questa scena:
Per il traffico l’autobus era fermo in coda davanti alla stazione dei treni.
Un folto gruppo di pedoni aspettava lo scatto del verde del semaforo pedonale. Il verde scatta e questa “mandria” inizia ad attraversare la strada. Tra loro c’è anche un signore (sulla quarantina penso) cieco, con tanto di bastone bianco. Nella zona stanno facendo dei lavori sulla strada e quindi, perpendicolarmente alle strisce pedonali, subito a fianco di esse , hanno messo una lunga rete metallica che impossibilita l’attraversamento della strada se non si è esattamente sopra le strisce.
Il signore cieco, probabilmente perché c’è molta gente che sta attraversando, si porta un po’ più lontano dalla folla, uscendo di poco dalle strisce. Purtroppo però proprio dalla parte dove si trova la rete. Così arriva all’altezza della rete e ci sbatte contro. Allora con il bastone prova ripetutamente a capire cosa lo ostacola e soprattutto cerca di trovare la fine dell’ostacolo per poter proseguire.
Posso assicurarvi che la scena era alquanto straziante. Il tutto è durato per parecchi secondi e nonostante la gente lì vicino fosse TANTISSIMA, nessuno si è fermato per aiutarlo a trovare la “strada giusta”. Un ragazzo di colore che si trovava a parecchi metri di distanza, quando ha visto che tutti schivavano il signore cieco facendo finta di niente (è impossibile che non se ne fossero accorti perché gli passavano a un centimetro di distanza), è scattato di corsa e lo ha aiutato ad attraversare la strada.
Dopo un primo momento in cui (pervasa da un gran nervoso per il comportamento delle persone e per non aver potuto intervenire sebbene fossi stata lì a pochi metri) ho insultato tra me e me il mondo, sono stata colta da una profonda tristezza. Possibile che nessuno si sia fermato per aiutarlo? Non c’era niente di rischioso, compromettente, vergognoso o chi sa cosa da fare. Bastava semplicemente aiutare il signore a fare un passo più in là. Non riesco a capire proprio. Se per aiutare una persona sconosciuta devi rischiare la vita, posso anche capire che ci pensi due volte prima di intervenire. O anche se per aiutarla devi fare qualcosa di imbarazzante posso capire (capisco ma non giustifico!). Ma qui la situazione non richiedeva niente di tutto questo. Ma allora cos’ha impedito a tutte quelle persone di non aiutare il signore cieco? Cosa le ha bloccate? Non sono ancora riuscita a darmi una risposta logica e sensata...siamo davvero così egoisti e poco sensibili verso il prossimo? Chissà se qualcuno di quei passanti si è chiesto poi se era giusto quello che aveva fatto (o meglio NON aveva fatto)? Se almeno uno si sia poi sentito almeno un po’ in colpa o tutti si sono dimenticati un secondo dopo quello che avevano visto?
ilaria
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4 commenti:
Ciao Ilaria! Capisco quello che dici e quello che hai provato..Succede, purtroppo spesso, che i nostri occhi si vedano scorrere davanti tanta indifferenza, quel senso di dire: "Ci penserà qualcun altro...". Però qualcuno, come racconti, è corso da qual signore e gli ha dato una mano...QUALCUNO c'era..qualcuno non è passato indifferentemente.
Fa male quando vediamo e non possiamo fare niente, ma reagire, come hai fatto tu, contro la non curanza di alcuni, è il segno che esiste fortunatamente tanta altra gente pronta a dare una mano, gente che non sa stare semplicemente a guardare..
Per tanta indifferenza esiste anche aiuto e sensibilità...ricorda che quel ragazzo è corso dal signore non vedente e probabilmente non si è chiesto perchè nessuno lo aiutasse, sentiva solo che "toccava a lui".
a presto,
melania
Sicuramente un secondo dopo se ne sono dimenticati! Solitamente funziona che ognuno pensa che sarà qualcun'altro a fare il gesto così ci si lava la coscienza da eventuali sensi di colpa.
Purtroppo Padova sta crescendo numericamente e cresce proporzionalmente l'indifferenza e l'inciviltà. La domanda che mi pongo sempre è come si fa a risvegliare le coscienze? Come si fa a far aprire gli occhi e la mente alle persone che vanno in giro con il paraocchi dell'indifferenza?
io credo che la fretta sia una caratteristica che qui da noi porta anche a queste situazioni...probabilmente molti di loro passavano a testa bassa tra i loro pensieri-problemi e non avevano l'attenzione che magari avevi tu in quel momento nell'osservare la situazione...tu magari eri concentrata propio nel vecchietto, per moltri altri il vecchietto era uno dei tanti in quella situazione e non ne hanno colto l'effettivo bisogno...io credo che ci siano molti che come te sarebbero intervenuti, non meno di quelli che invece non hanno fatto niente; certo che nel frenetico ed all'avvanguardia nord-est chi va "lento" è un'ostacolo ed è meglio schivarlo per non perdere la velocità....dovevi scendere, prendere il bastone del vecchietto e bastonare tutti quelli che hanno tirato dritto...tanto per essere tolleranti...
a me capitava spesso che la sensibilità su certe cose o situazioni mi facesse star male o incazzare...meglio convertire questa incazzatura in spronatura
ciao
Grazie n. per il tuo pessimismo e grazie alberto per il tuo ottimismo. Non fa mai male riflettere su entrambi gli aspetti di uno stesso fatto...
Effettivamente non avevo minimamente preso in considerazione il fattore "fretta". Non so però cosa sia più deprimente tra il pensare che tutti avessero fretta o che fossero "semplicemente" indifferenti...è meglio essere considerati un ostacolo o non essere considerati proprio??!mah...
Concordo assolutamente sul fatto che l'incazzatura debba essere convertita in spronatura, ma senza incazzatura (solo iniziale,eh!) magari si fatica a essere stimolati a fare certe cose!
ciao
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