come si fà a mostrare le immagini di galline, anatre, oche trattate come un sacco di mondezza e buttate senza il minimo rispetto in un cassonetto senza spendere la minima parola sulle sofferenze che questi animali subiscono ogni istante per colpa del delirio umano. in questi giorni è tornato di moda parlare di influenza dei polli, in ogni tg si vedono immagini macrabe di esecuzioni di povere creature lanciate dentro immensi buchi, ancora vive ovviamente, cosparse di benzina, poi bruciate. non mostrano il rogo perchè potrebbe urtare la sensibilità della donna che sta preparando le uova al tegamino o del papà intento ad imbottire il suo panino di succulento e gustosissimo patè des fois gras, (fegato di oca). in genere se non si vede non si pensa, quindi non si immagina, conseguenza non si soffre. non so cosa abbia acceso la miccia, di sicuro c'è qualcosa nella catena alimentare che si è spezzato e non funziona più, l'epidemia è stata aiutata, se non innescata, dalle condizioni in cui si allevano i broiler, i polli da carne, così vengono identificati questi animali.
aggiungiamoci la manipolazione genetica, in quanto il petto, la parte più commercializzata e quella che fà lievitare i profitti, è stato aiutato a svilupparsi maggiormente rispetto al piccolo petto che madre natura aveva donato loro. i mangimi, che, sono formule top secret di poche multinazionali, 2 anche italiane, non rivelano cosa ci mettono perchè a questo punto penso nessuno avrebbe più il coraggio di mettere sotto i denti il buonissimo petto di carne magra, bianca e genuina. vivono in condizioni che definire di merda è un eufemismo, stanno in 30 kg/mq, già sono misurati direttamente in carne prodotta, non in 5 o 6 per mq, in quantità di carne, perchè per tale scopo sono allevati. illuminati per 23 ore al giorno in modo da inibire il loro normale ciclo notte-giono, che non conoscono ma che hanno come istinto al loro interno per il fatto di esistere, continuano a beccare tutto ciò che trovano, ovviamente anche tra loro. hanno uno sviluppo impressionante, un pollo in natura dicono possa arrivare fino a 10 anni a oltre, se lo si lasciasse in pace a fare la sua cazzo di vita, negli allevamenti in 36-40 gg è pronto per entare nella catena di smontaggio. hanno una crescita così folle perchè il loro tratto digerente è lungo il triplo rispetto al normale, conseguenza non sono mai sazi e mangiano fino ad impazzire. il 99% dei petti che sono nel mercato vengono prodotti in questo modo.
ora anche se una persona non rispetta questa forma di vita
la più ovvia conclusione che si può trarre è non mangiare mai più un petto di pollo, un wusterl, un cordon blue, ecc, oppure continuare a mangiarlo ma senza lamentarsi quando a 50 anni anche meno si tira un colpo per un tumore che chissà come mai ho proprio io.
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1 commento:
credo che il messaggio di ew..a sia (o meglio io l'interpreto in questo modo) che è comodo evitare di sentire certe notizie perchè è più facile, più semplice...ma almeno uno abbia la decenza di non lamentarsi delle conseguenze delle proprie azioni; le lamentele su quello che succede devono prima passare per la testa di chi le subisce, analizzarle, vedere il motivo e cercare se le cause derivano proprio da chi si lamenta...si cercano sempre cause strane lontane quando magari la causa è "dentro" di noi.c'è una bella storia indiana sul libro di Terzani (forse ste te la ricordi) che come morale dice : "colui che cerca è il cercato; lui è il problema e lui è la soluzione"
....e intanto i polli fanno gli attori di un brutto film che però attira proprio per la sua tragicità; anche il tg 3 oramai ha rotto il cazzo con i suoi servizi ad effetto...e poi finisce col publicizzare i film di de sica e boldi già 2 mesi prima di natale...stop sono fuori tema.
occhio ai broiler, belli rosa e gustosissimi "con le cellule intrise di terrore di quella violenza, il veleno di quella improvvisa ultima paura dell'animale che muore"; io a questo un po ci credo, penso che la carne animale porti dentro di sè tutte le sofferenze.
zufede
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