lunedì, ottobre 03, 2005

varie ed eventuali...

Ho avuto la bella idea di passare il fine settimana in Umbria, facendo tappa a Gubbio, Assisi e Spoleto… posti naturalmente belli, racchiusi nel verde e dove ancora si trovano grandi zone di buio completo, non illuminate da strade di grande comunicazione e centri affollati.
Volevo scrivere qui alcune considerazioni in merito a ciò che ho visto, qualche pensiero o domanda che si è fatto spazio tra una bella veduta, un tramonto e una chiesa… ma partiamo con ordine:
inanzitutto, come già detto prima, le strade…. Mi sono trovato in netto disagio a guidare x buona parte dell’umbria a causa di scarsità di segnaletica, strade statali strette e difficilmente accessibili, poco illuminate o completamente buie…dapprima mi sono detto: queste strade fanno cagare al cazzo e gli umbri non sanno stare al mondo (esagero x rendere la cosa simpatica), poi mi sono detto…se città come appunto Assisi e altri antichi centri che costellano il territorio umbro si trovassero qui da noi (veneto) come sarebbero le strade? … pronta risposta (credo sia giusta, poi ditemi la vostra): ci sarebbero grandi strade di comunicazione super veloci ed evita-traffico che collegherebbero questi paesi, ma a scapito di qualcosa ovviamente… a scapito in primis dell’ambiente circostante che verrebbe menomato di spazi utili a se stesso, a scapito dell’uomo e degli animali con inquinamento acustico, luminoso e dell’aria (+ macchine + rumore+smog), con gran dispendio di risorse economiche x la realizzazione dell’opera, ma..si c’è un ma, con gran guadagno di comodità nostra! Eh già noi prima di tutto…. Cambio idea allora….bravi umbri…bel popolo che si accontenta di strade normali, magari qualche lucetta in più.
Ho visitato molto bene assisi..luogo carico di spiritualità e di fede, la si sente un po’ ovunque, questa è la mia impressione, e devo dire che sono stato molto felice di essere stato in questi luoghi, non tanto x le belle cose che i miei occhi hanno visto..quanto x ciò che vi è accaduto: immagino che sappiate la storia di S. Francesco e di quello che ha fatto…. Mi ha fatto molto pensare in questi 3 giorni la sua vita, come mi sta facendo pensare quella di gandhi in qsti giorni (ho finito il libro zufede…), e noto in comune idee e stili di vita molto simili, anche se l’ubicazione temporale è ben diversa… ho visto persone inginocchiate un po’ ovunque adorare la cripta dove risiede il santo, io sono passato come tanti, carico di domande e questioni irrisolte, ma l’ambiente mi ha toccato…ho visto il bene, ma ho anche visto la solita ipocrisia….stupidaggine? Non so come definire un negozio all’angolo della basilica di s. francesco, pieno di qualsiasi cosa potesse avere un nesso col santo: crocifissi di tt le dimensioni e colori, rosari di 50 tipi, libri di ogni casa editrice, candele, argenteria, statue, stauette, h2osantiere, riproduzioni, stampe, santini,….. l’infinito mondo commerciale costruito attorno al santo, cazzo gestito dai preti e strapieno di gente che si accalca sciegliendo l’articolo migliore alla modica somma di euro 10 x una collanina del cazzo fatta in legno! E c’ero ankio lì in mezzo.. a prendere un libro di preghire x mamma che ad assisi nn c’è mai stata e mai ci starà, ma ero allibito da quello che vedevo…così come allibito ero a sentire il continuo brusio detro tt le chiese, gente che fotografa e che costruisce a voce alta la vita del santo rivolto all’amico che probabilmente nn sa ancora che Francesco parlava agli animali, quindi diciamolo noi allo stolto e facciamo la ns. bella figura di sapienti cristiani, fedeli a vista…. Ipocriti al microscopio.
Elapsed time…..
Io non mi riconosco cn queste persone e questa chiesa (ora dico così…tempo fa nemmeno ci pensavo e il problema nn si poneva, mi ritenevo un eretico ahahah)…. Ma non posso rispondere ad un'altra domanda: ti riconosci con i valori della tua religione?
Ditemi la vostra…cosa pensate, o mandatemi affanculo…. Qualsiasi cenno di attività cerebrale può bastare!

ste

5 commenti:

ew..a ha detto...

Affanculo manderei qualcun altro…non di certo chi chiede pareri su dei pensieri come quelli che hai esposto tu che sono così spontanei..
La tua domanda è un po particolare “ti riconosci con i valori della tua religione?”
Intanto bisognerebbe capire cosa vuol dire TUA religione. Io intendo quella mia personale che mi sono creato o meglio che sento, ed è quella formata da tutte le mie idee e principi, insomma il mio modo di vivere. Religione e vita per me sono sinonimi cioè non riesco a distinguere i miei comportamenti giornalieri normali e quelli che seguono una determinata religione…per me è un tutt’uno e sinceramente non sono neanche abituato a chiamare religione il mio modo di vivere.. Comunque posso intenderlo appunto come una mia personale religione; e quindi vedo che ci sono tante religioni quante sono le persone e cioè quanti sono i modi di vivere. Quindi mi riconosco nei valori della mia religione perché me la sono creata io e non potrebbe essere altrimenti.
Se intendi la religione cristiana faccio fatica a dire che è nostra perché viviamo qui…penso che si può dire che è più sviluppata in certe zone ma tutti gli insegnamenti delle varie religioni credo siano a disposizione di tutti quindi ti dirò che non mi sento legato ad una religione in particolare (anche se sono stato battezzato ecc..senza prendere coscienza di quello che mi stava accadendo…) Non riesco a raggruppare dei concetti, per il momento, all’interno di una religione che magari ha determinati vincoli e limitazioni, forse cerco qualcosa di diverso.
Per quanto riguarda il business che si può fare attorno ai santi eccetera è una cosa che mi allontana ulteriormente nell’identificarmi in qualche religione che poi al suo interno compie atti che non condivido. Sono scene ormai normali alle quali è facile esserne partecipi.

ew..a ha detto...

io non ne ho letti ma te ne procurerò un paio poi vedi se fanno al caso tuo...io adesso devo leggerne uno che parla, sottoforma di storia, di come un rappresentante per religione racconta ad un re la sua storia, i suoi pensieri, appunto la sua religione...penso sia un buon libro per avere una infarinatura sulle varie religions...comunque anche a me affascina questo argomento e mote volte mi sono posto domande a riguardo ; ma poi mi sono accorto che ragionavo sempre con un modo troppo "umano" nel senso che cercavo un inizio e una fine...un perchè a determinate situazioni...insomma dovevo sempre arrivare ad una conclusione...cosa che in questi argomenti, credo, non sempre ci sia; penso che tutte le religioni girino attorno al cercare il senso della vita e ogniuna ne da la sua definizione. Probabilmente molte religioni tramandano lo stesso messaggio sotto modi diversi di esprimerlo a seconda del luogo in cui è nata, la lingua,il clima ecc...è un argomento in cui ci si può perdere, spazia in ogni campo e per questo , per me, è affascinante..perchè si scopre sempre qualcosa di diverso senza mai arrivare ad una conclusione...
come vedi sono gran incasinato a capire quello che voglio dire, quindi figurati se riesco a capire qual'era la tua domanda!!?

Anonimo ha detto...

io in questi giorni sto trovando nella figura di Gesu' una guida e un aiuto per cercare di superare un momento difficile cioè lo prego alla sera e trovo un certo sollievo e mi sento un po' al sicuro. Forse la mia è solo ipocrisia visto che è da un po' che non vado in chiesa anche se comunque sono sempre stato un poì vicino alla questione della religione. Voi che dite?
ps vorrei leggere anch'io quel libro di Gandhi
Ciao nobili a stasera
Guido

ew..a ha detto...

pensare che si prega qualcuno per ottenere qualcosa mi suona strano. anche se lo si fà con la "fede", che poi spiegatemi cosa si intende con questa parola, è un fatto mentale cercare aiuto e protezione in qualcun'altro, quando si ha un momento di sconforto o un periodaccio e la figura più semplice a cui chiedere aiuto è un'astrazione o comunque una figura mistica, che sia gesù, krisnha o chi per lui.

ew..a ha detto...

credo che pregare solo nei momenti più "duri" sia (guido parlo per me, ognuno poi sa in che ottica lo fa) una forma, passatemi il termine, di egoismo...quasi di "usufruire" della fede come materasso quando si ha paura di cadere; nello stesso tempo però può essere vista come una delle funzioni della fede, cioè soccorrere in caso di bisogno. Personalmente vedo più naturale un bisogno di pregare che si manifesti regolarmente in quanto gesto necessario di appartenenza a qualcosa o qualcuno.
Penso che l'importante nell'affrontare una difficoltà sia rendersi conto che quel nostro problema fa parte di un'enormità di altre situazioni che normalmente e naturalmente capitano, sono capitate, e ricapiteranno chissa in quante altre parti e situazioni....senza mettere il NOSTRO problema al centro di tutto e non vedere più quello che c'è attorno....come al solito mi sono perso e sono andato fuori del discorso ma questo è il bello di questo freeblog.

polo se vuoi prestarlo tu il libro a guido io lo sto rileggendo e quindi per un po mi serve ancora...